http://archiviostorico.corriere.it/1993/febbraio/13/lei_condannato_alla_ghigliottina_omonimia_co_0_9302136691.shtml
CAUCHEMAR ENTRE CARPI ET LA FRANCE
" Vous êtes condamné à la guillotine " mais il s’agissait d’un homonyme …
Arnaldo Benassi " condannaté a mort " .
L'homonyme est né à Capri et non à Carpi' nato a Capri , non à Carpi
- MODENE .
Pour ses amis, ses collégues et ses connaissances, c’est un homme tranquille qui a passé sa vie entre Carpi où il est né et Rome où il habite aujourd’hui.
Mais la justice italienne l’a regardé pendant longtemps comme un condamné à mort par une cours d’assise française suite à son arrestation, sa remise en liberté et une enquête des gendarmes de l’autre côté des Alpes et sa signalation au ministère italien de la Justice. Il réussira seulement en 1993 au travers du parquet de Modène à faire rayer la mention « condamné à mort en France » de son casier judiciaire.
C’est ainsi qu’Arnaldo Benassi, né en 1929 et technicien cinématographe a été confondu pour un bandit qui commit lors d’un hold-up en 1964 des actes de violence qui le firent condamné à mort par contumace. Et par une combinaison perverse entre la bureaucracie et la lenteur de la justice Mr. Benassi s’est aperçu un jour que la condamnation lui est resté sur sa tête, bien que la peine capitale soit abolie depuis longtemps et le crime prescrit – "Chi, io un condannato a morte? Ma siete impazziti?"
Il est probable que le bandit a utilisé le passeport de Benassi volé un an auparavant, en falsifiant le lieu de naissance Carpi par Capri. Mais lors de son arrestation Capri redevint Carpi et l’information transmise en Italie.
Un an après le crime Monsieur Benassi s’est rendu en France à Port Vendres avec des amis pour une sortie en bateau en mer. Survient un contrôle de police et Benassi finit avec les menottes – « vous avez une condamnation à mort » . L’homme passe les 24 heures les plus horribles de sa vie dans une cellule avant que l’affaire ne s’éclaircisse. « Nos excuses » lui diront les gendarmes. « Le condamné est un homonyme né à Capri et non à Carpi”. Mais depuis la condamnation était demeurée sur son casier …
incubo tra Carpi e la Francia
" lei e' condannato alla ghigliottina " . ma e' un' omonimia
Arnaldo Benassi " condannato a morte " . l' omonimo e' nato a Capri , non a Carpi
------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ Incubo tra Carpi e la Francia TITOLO: "Lei e' condannato alla ghigliottina" Ma e' un' omonimia - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - MODENA . Per gli amici, i conoscenti, i colleghi di lavoro e' un "uomo tranquillo", che ha trascorso la vita fra Carpi, dove e' nato, e Roma, dove oggi vive. Ma per la giustizia italiana fino a qualche mese fa e' stato considerato, in base a un equivoco paradossale, un condannato a morte dalla Corte d' Assise di Francia. Cosi' i gendarmi d' Oltralpe l' hanno arrestato, rilasciato e poi hanno continuato a indagare su di lui, e l' hanno persino segnalato al nostro ministero della Giustizia. L' iscrizione sul certificato penale, che adesso la procura di Modena sta facendo cancellare, dal 1965 a oggi ha fatto si' che Arnaldo Benassi, classe 1929, tecnico di una societa' cinematografica, fosse scambiato per un bandito che nel 1964 in Francia commise una rapina e poi fu condannato alla pena capitale in contumacia. E un perverso intreccio tra la burocrazia e la lentezza della giustizia ha permesso che l' equivoco continuasse per tanto tempo senza nemmeno che il signor Benassi si accorgesse di essere, seppur solo teoricamente . la pena di morte non c' e' piu' e il reato e' prescritto . un candidato alla ghigliottina. "Chi, io un condannato a morte? Ma siete impazziti?". Ma cosa e' accaduto? L' altro, cioe' il bandito, aveva utilizzato probabilmente il suo passaporto rubato un anno prima, falsificandone il luogo di residenza da Carpi in Capri. Quando pero' il modenese fu arrestato, per una disattenzione, Capri e' tornato Carpi e la segnalazione e' rimbalzata in Italia. La procura di Modena si e' accorta solo nel novembre scorso che il certificato penale di Arnaldo Benassi riportava ancora quel maledetto errore ed ha avviato la procedura per rimediare. Arnaldo Benassi l' ha saputo a Roma. "Ancora quella storia... Ma come, sul certificato penale?". Passato lo stupore si e' rivolto all' avvocato Giorgio Pighi per chiarire la situazione una volta per tutte. "Questa e' proprio grossa . dice il legale .. Il tribunale francese ha mostrato un' ostinazione esemplare". La vicenda inizia nel 1964 quando a Benassi rubano il passaporto. Un anno dopo, il 4 agosto del 1965, il signor Benassi va in Francia a Port Vendres, vicino a Montpellier, per una gita in barca con alcuni amici. C' e' un controllo della polizia e Benassi finisce in manette: "Lei ha una condanna a morte". L' uomo trascorre le 24 ore piu' brutte della sua vita in una cella, poi tutto si chiarisce. "Ci scusi . gli dicono . il condannato e' un suo omonimo nato a Capri e non a Carpi". Ma da allora, tra corti transalpine e italiane, certificati e rogatorie, la burocrazia non e' ancora riuscita a risolvere l' errore. Beppe Boni
Boni Beppe
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(13 febbraio 1993) - Corriere della Sera