Titus_Pibrac Monsieur de Paris
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| Sujet: Procès-verbal de l'exécution d'Antonio Gaddoni - 1854 Lun 16 Juin 2008 - 9:15 | |
| Ci-dessous le procès-verbal de l'exécution d'Antonio Gaddoni, guillotiné à Bologne en 1854 pour avoir fait fusillé des voleurs sans jugement en tant que lieutenant de la garde nationale. On notera qu'on a bandé les yeux du condamné. Est-ce que cette coutume existait aussi en France ou en Angleterre ? http://www.castelbolognese.org/ultimeore.htm - Citation :
Le ultime ore di Antonio Gaddoni, detto il Brandolino.
"Processo verbale di tutto quanto è successo dal punto della intimazione della sentenza di morte in persona di Antonio Gaddoni sino alla di lui decollazione. Li 18 decembre 1854, alle ore 6 pomeridiane fu al condannato intimato dal cursore Rinaldo Bizzi, la sentenza dopo la quale fu circondato dai due confortatori Padre Pietro Antonio di Castel S. Pietro e dal Padre Serafino da Ravenna. Il condannato rispose -Va bene- ed appressatisi i due padri loro soggiunse, che se ne andassero se non volevano sentire insolenze, ed andassero a confessare l'Arciprete ed i boia tutti di Castel Bolognese, quindi si alzò dal suo paglione e si pose a girare avanti e indietro, senza proferire parola. Alle ore 6 e mezzo dando il prevenuto segno d'inveire contro i Padri, questi per il momento sortirono, allora fu manettato, quindi disse che essi, cioè i Padri vestono Cristo da burattino, e con quello incantano i popoli, che non si cura della religione da loro predicata e che se avesse campato 100 anni non se ne sarebbe curato. Alle ore 6 3/4 ha chiesto del vino, e gliene è stato dato, e poi acceso il zigaro si è posto a passeggiare per il carcere. Alle ore 7 1/4 si adagiò sul paglione e prese sonno. Ore 7 1/2 accese un altro zigaro e si pose a fumare sdraiato. Ore 8 1/4 i Padri si sono dovuti allontanare perché novamente ha replicato che non abbisognava delle loro trappole e favole, e che più non tornino a tediarlo. Ha chiesto nuovamente da bere e si pose a passeggiare. Ore 8 1/2. Rientrati i Padri e pregandolo di sentirli rispose, che se ne andassero, che non credeva niente, e lo liberassero dalla loro vista. Ore 9 1/4 si è presentato il Rev.do Don Tommaso Gamberini e per quanto lo abbia esortato e pregato ha risposto che non vuole sentire alcuno, e che i preti e i frati sono tutta canaglia, dicendo voialtri predicate tutte falsità andate a parlare coi ciarlatani. Ore 10. E' partito il Sig. Don Gamberini ed il condannato si è posto nel paglione a fumare. Ore 10 1/2 si è addormentato. Ore 10 minuti 40. Si è svegliato e richiesto da un Padre se gli occorresse qualche cosa, ha chiesto di mangiare con piacere cinquanta cappelletti, che sono stati tosto ordinati. Ore 11 1/2. Sono stati portati i cappelletti, ha domandato cosa costano, e dicendogli il Padre che esso avrebbe pagato dopo non li ha più voluti, si è posto a cantare senza capire che, sempre passeggiando. Alle ore 11 3/4 ha mangiato un pò di pane e bevuto dell'acqua. Ore 12. Ha chiesto cinque zigari che ha voluto pagare persistendo a nulla volere senza pagamento. Rinnovate le esortazioni e preghiere dei Padri perché riflettesse e si disponesse a morire da cristiano, ha risposto che se ne vadino se non vogliono ricevere affronti, che abbastanza era stato annoiato. Ore 12 3/4. Si è presentato un Padre, e lo ha minacciato di un calcio alla pancia chiamandolo rompi coglioni, ha soggiunto che non vuole niente non ha bisogno di bene caricandolo di insolenze e di improperie. Li 19 Dicembre ore 1 1/4 antimeridiane. Si è addormentato. Ore i e minuti cinquanta si è svegliato è sceso dal paglione e si è messo a passeggiare. Ore due e minuti venti. Si è buttato sui paglione a fumare. Rinnovate le esortazioni ha risposto con mille insolenze. Ore 3 3/4. Ha chiesto un bicchierino di rum che ha voluto pagare. Subito dopo un caffè che ha ugualmente pagato. Ore 4 e minuti 18. Entrato nella carcere questo Rev.do Don Vincenzo Valpondi colli due padri senza però alcuno profitto persistendo a dire che non aveva bisogno di alcuno né voleva confessarsi. Ore 5. Rientrato un prete per ammonirlo e persuaderlo, nulla ha giovato rispondendo sempre che non voleva confessarsi perché il tribunale della Sacra Consulta lo aveva condannato credendo a persone false. Ore 5 3/4. Si è alzato dal paglione, si è posto a passeggiare fumando. Ore 6 1/2. Il condannato si è gettato seduto sul paglione e mostrandogli un padre un Crocifisso pregandolo a confessarsi tutto è stato indarno. ore 7 1/4. Il condannato passeggia. Ore 7 1/2. Nuove esortazioni e preghiere perché si confessi rispose che si era confessato con Cristo ed accomodato con lui. Ore 7 3/4. Si è presentato l'esecutore di giustizia per assicurarlo prima di condurlo al patibolo ed alle ore 8 suonate con gli occhi bendati condotto al supplizio. Appena sortito in strada si è messo ad urlare: Viva la Repubblica. In quel momento la di lui voce è stata soffocata dal battere dei tamburi preventivamente ordinati, e tali acclamazioni le ha continuate fino al patibolo, dicendo pure prima di salire il palco: Viva l'Italia. Firmato: Benedetto Cristofari Visto Il Capo di Polizia Carlo Fragonetti "
Testo tratto da: "Un paese di Romagna: Castelbolognese fra due battaglie: 1797-1945 / Pietro Costa. - Imola : Galeati, 1971."
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